Emergenza Sisma Centro Italia

La Croce Rossa Italiana ha attivato una raccolta fondi. Sul sito www.cri.it nella sezione dedicata, in home page, sono presenti le modalità di donazione. È possibile donare attraverso l’Iban: IT40F0623003204000030631681 utilizzando la causale “Terremoto Centro Italia”. La Cri ha inoltre attivato il numero telefonico 06 5510 dedicato al servizio donazioni e l’indirizzo email aiuti@cri.it. In collaborazione con Poste Italiane è stato poi istituito un nuovo conto corrente ad hoc, intestato “Poste Italiane con Croce Rossa Italiana – Sisma del 24 agosto 2016″. Il codice IBAN è IT38R0760103000000000900050

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Le interviste di Ridateci "mamma" Radio 2

Ridateci "mamma" Radio 2 ha intervistato: Silvia Giansanti, Federico Taddia, Giovanna Zucconi, Luca Sofri e Matteo Bordone!

Articolo de "Il Venerdì" di Repubblica uscito oggi - Si parla di Radio2!

"Gialappa's: così la RAI ha spento le radiocronache dei ragazzi terribili
Alla vigilia di Rai Dire Mondiali, il direttore di RadioDue solleva i conduttori e chiude il programma. Poi cancella anche «Grazie per averci scelto» di Santin. Nella linea «epurator», che ha già eliminato tutti i «fuori linea»

di Emilio Marrese

Ammazza la tua radio, per favor. Il bello dell'oggetto in questione è che, quando non ti piace un programma o anche solo una frase dello speaker, lo spegni. Clic. Ancor più bello se sei il direttore, della radio, e usi lo stesso sistema. Clic. Chiuso per sempre. In quel caso, però, il conduttore della trasmissione potrebbe non prenderla benissimo. Gli ultimi ad essere spenti dal direttore di RadioDue Flavio Mucciante (quota UDC) sono stati, il mese scorso, quelli della Gialappa's Band (cancellato Rai Dire Mondiali alla vigilia della sua quinta edizione) e successivamente il gialappo Marco Santin, che con Nicoletta Simeone conduceva da tre anni Grazie per averci scelto. Ma Mucciante ha scelto diversamente, dalla sera alla mattina, e il clic stavolta è finito in tribunale. Occorre un antefatto. Prima di Santin, nel giro di qualche mese erano stati defenestrati Luca Sofri e Matteo Bordone (Condor), Giovanna Zucconi (Sumo), Mario Luzzatto Fegiz (Fegiz Files), David Riondino (Vasco de Gama), Federico Taddia (L'altro lato), Federico Bernocchi e Costantino Della Gherardesca (Dispenser), tra le vane proteste degli ascoltatori arrivati anche a proclamare uno sciopero, cambiando canale per un giorno.
Il forum degli ascoltatori, anch'esso gonfio di malcontento per le scelte di programmazione, è stato chiuso. Sempre con lo stesso metodo. Clic. È perfino ovvio che un direttore possa dirigere come crede, lo pagano apposta. Gli epurati lamentano però all'unisono la brutalità dei modi. «L'ho saputo per vie indirette» racconta Giovanna Zucconi: «non ho ricevuto né una telefonata né una mail. Nessuna spiegazione. La forma è sostanza, specie se sei un dipendente pubblico. C'è la stessa differenza che intercorre tra assoluzione e prescrizione, sennò. Nell'armamentario minimo di un direttore deve esserci un comportamento da professionista. Se succede in TV, una cosa del genere, scoppia un putiferio, mentre della radio non importa niente a nessuno, anche se è una cosa molto serie che arriva a tanti.»
Stesso concetto da Matteo Bordone: «La comunicazione di questo direttore coi suoi conduttori è nulla. Dopo dieci anni mi aspettavo almeno la cortesia di un grazie e arrivederci. Invece mai sentito, visto né conosciuto. Chiudere un programma è lecito, ma est modus in rebus». Marco Santin, vista l'aria che tirava, non se l'aspettava proprio? «No, assolutamente». Perché è stato cacciato? «Sono stato accusato di aver citato in diretta le altre trasmissioni della Gialappa su altre radio. Citate, senza invitare all'ascolto. Così come in altre radio avevo nominato il nostro appuntamento su RadioDue. L'ho fatto solo una volta, il giorno 11 Giugno in cui iniziavano i Mondiali: era una notizia. Non ho fatto uno spot quotidiano. È una cosa che fanno e continuano a fare normalmente tutti senza essere per questo cacciati. Da Fiorello in giù». Ma, dice Mucciante, non pubblicizzano lo stesso tipo di trasmissione in diretta concorrenza. «Ma che discorso è? Forse nominano programmi che vanno in onda mentre RadioDue spegne i ripetitori? La concorrenza o c'è sempre o mai. Ripeto: è una consuetudine comune, che non è finita con la sospensione della nostra trasmissione. E comunque per una cosa del genere si fa una telefonata o una lettera, al massimo si decide un'ammenda. Non si chiude un programma di grande successo, l'ultimo a vincere una Grolla d'Oro come trasmissione radiofonica dell'anno, dopo tre stagioni, così dalla notte al giorno. Abbiamo fatto insieme agli ascoltatori cose stupende: un disco per Haiti, dieci giorni di diretta a microfoni aperti sull'Aquila. Avevamo creato una comunità forte, viva, intelligente. Parlavamo ogni mattina con un'Italia molto migliore di come vogliono farci credere che sia. Un'esperienza magnifica cancellata di colpo senza dire una parola a tutta questa gente».
Ma, dice sempre Mucciante, era stato lei stesso ad annunciare per radio che non avrebbe rinnovato il contratto. «Se solo rispondesse al telefono o richiamasse, gliel'avrei anche comunicato personalmente, al direttore. Allora gliel'ho fatto sapere in onda. Ma c'era ancora un mese di programmazione. In questo modo non ci hanno dato la possibilità di salutare gli ascoltatori. Il giorno dopo c'era un'altra trasmissione e hanno fatto finta di niente. Ma che modo di fare è? Mi dispiace soprattutto per gli ascoltatori».
Perché lei comunque voleva lasciare RadioDue a prescindere da questo episodio? «Per tanti motivi, ma soprattutto perché è stata fatta una festa per presentare il palinsesto alla quale non siamo stati invitati e lì è stato annunciato che Rai Dire Mondiali con la Gialappa non c'era più». Va bene: e il motivo reale di tutto questo l'ha capito? «Evidentemente non garbavo al direttore, né da solo né con Gialappa. Forse perché ho citato in diretta le trasmissioni cancellate e lo sciopero degli ascoltatori, leggendo uno dei tanti SMS. Così come leggo anche gli SMS contro di me. Forse perché ho mosso piccole critiche in onda. Ma in questa gestione, a quanto pare, le critiche non sono ammesse. Non piace chi dice quel che pensa. Più che una leggittima scelta editoriale, ha l'aria di una scelta punitiva, di una guerra personale».
Vuole scomodare il termine censura? «Finché sono andato in onda ho detto quello che mi pareva. Nessuna censura. Ma la sensazione che ho ora è che è meglio non dire nulla».
Gli ascoltatori ipotizzano che lei facesse un po' troppe battute contro il governo. «Potrei rispondere dicendo che lavoro a Mediaset da 26 anni». Non pensa di aver avuto un atteggiamento un po' troppo provocatorio? «Guardi, le giuro che non c'è stata un'altra volta in vita mia in cui sono stato più sicuro di avere ragione. Ne ho viste tante, ma una così no». Significa che con la RAI ha chiuso per sempre? «Ovviamente no, ma basta parlare di questa storia. Parliamo dei Mondiali, che per noi sono andati benissimo».
Il vostro zoccolo duro di fan comunque ha resistito: la pagina delle vostre migliori battute a proposito del Mondiali su Facebook conta circa diecimila iscritti contro il centinaio scarso del programma che vi ha sostituito. È stato però un Mondiale un po' più amaro? «No, non diamo troppa importanza a questo signore il cui nome era ignoto ai più fino ad un mese fa. Siamo andati in onda su RTL 102.5 e ci siamo divertiti a sfottere Blanco, Green, i portieri e gli arbitri. che hanno regalato spunti comici a volontà dal Sudafrica. Quasi quanti l'Italia».
Non trova un po' logora la formula Mai Dire ormai dopo un quarto di secolo? «A volte è ripetitiva, vero, ma ci divertiamo, funziona e cerchiamo sempre di cambiare. Molti affezionati si lamentano anche che cambiamo troppo. Per la prossima stagione abbiamo in mente un nuovo format TV»."


3 commenti:

  1. Articolo stupendo, perfino commovente! Zucconi, Bordone hanno potuto finalmente dire la loro e Marco Santin ha chiarito come sono andate le cose parlando delle questioni più importanti: l'Haiti, L'Aquila, il coraggio di leggere sms di protesta in diretta (unico programma!),la chiusura totale del direttore verso la Gialappa's, il suo completo disinteresse nei confronti degli ascoltatori. GRAZIE A EMILIO MARRESE E A IL VENERDI' di REPUBBLICA.

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  2. Mentuccia... non aggiungo altro!
    Isaksson

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  3. che personaggio ignobile! ele

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SOS Emergenza alluvione Senigallia

Per la raccolta delle contribuzioni dei tantissimi che in queste ore hanno manifestato la volontà di essere vicini ai cittadini colpiti dall’emergenza è stato attivato “SOS EMERGENZA ALLUVIONE SENIGALLIA”, un apposito conto corrente presso Banca Etica patrocinato dal Comune di Senigallia e gestito con la collaborazione della Caritas.

Gli estremi del conto corrente sono:
Iban: IT 22 G 05018 02600 000000174285
BIC: (per bonifici dall'estero) CCRTIT2T84A

Nella causale sarà sufficiente riportare la dicitura "Emergenza alluvione"

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