E' arrivato l'inevitabile intervento dell'Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), che ha dato due mesi di tempo al cda di Audiradio per trovare un accordo tra i soci, divisi in due blocchi contrapposti, sul metodo di rilevazione degli ascolti da adottare.
ItaliaOggi ha pubblicato un'importante intervista (ripresa da il Post di Luca Sofri) al presidente di Audiradio, Vincenzo Vitelli, di cui vi offriamo un'estratto:
R. Sì.
D. Ed è stato vicino alle dimissioni?
R. Le rispondo ancora sì. A un certo punto mi è sembrato di vedere che mancasse la volontà dei soci di andare avanti, di trovare una soluzione.
D. E infatti alcuni si aspettavano le sue dimissioni al termine del cda di martedì scorso, quando si è stabilito che non ci sarebbero stati dati di ascolto radiofonico neanche per il 2011.
R. Martedì non ho avuto la sensazione che ci fossero consiglieri che volessero le mie dimissioni. A dimettermi ci ho pensato in precedenza. Ma ero conscio che le mie dimissioni avrebbero significato la chiusura di Audiradio. (...)
D. E come se ne esce? Con i meter?
R. Nelle prossime tre settimane il comitato tecnico dovrà mettere a punto il progetto di test con i meter, e i costi del test. Poi il tutto verrà sottoposto al consiglio di amministrazione di Audiradio. (...)D. Il mezzo radio ha chiuso il 2010 con una raccolta di 470 milioni di euro, in crescita del 7,7% sul 2009. I primi mesi del 2010, invece, vanno male. (...) La mancanza di dati di audience sta già penalizzando il settore?
R. Beh, di certo non aiuta. Noi ci siamo dati da fare per trovare un accordo. Io avrei preferito che nel 2011 fosse prodotta una ricerca, Cati o Diari non importa, piuttosto di restare così tanto tempo senza dati.
D. Lei è presidente di una società che ha come sua ragione sociale la produzione di dati di audience. Audiradio, se tutto va bene, non produrrà dati per almeno due anni e mezzo (tutto il 2010, tutto il 2011, e fino a giugno 2012, ndr). Non è un po' assurdo?
R. (... ) E' un insuccesso, di tutto il settore. (...)".
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Sofia
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