Dopo la nota di FRT (Federazione Radio Televisioni) in cui si pretendeva la modifica dello statuto di Audiradio, per garantire più peso decisionale alle nuove radio entrate nel capitale sociale, identica richiesta è arrivata da Aeranti-Corallo, l'altra associazione che, insieme a FRT, raggruppa le emittenti locali in Audiradio. Il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli definisce la situazione "a rischio implosione" per via delle contrapposizioni tra i soci che sono il prodotto di interessi divergenti. Rossignoli chiede per le locali "che valgono il 33% degli ascolti e il 50% della raccolta pubblicitaria" più rappresentatività in Audiradio, la cancellazione dei diritti di veto di alcuni soci e la ripresa della rilevazione degli ascolti, "funzione principe di Audiradio".
Oggi (22 marzo) FRT ha diramato una seconda nota in cui, oltre a ribadire le critiche nei confronti della "governance" di Audiradio, propone soluzioni concrete per renderla più snella e con una rappresentatività equa tra i soci che la compongono. L'Agcom "ha fissato un termine massimo di 60 giorni per la piena conformazione della governance ai criteri stabiliti nelle proprie deliberazioni, in mancanza della quale (...) prenderà in considerazione l'ipotesi di promuovere una diversa organizzazione dell'indagine", avverte FRT.
Oggi (22 marzo) FRT ha diramato una seconda nota in cui, oltre a ribadire le critiche nei confronti della "governance" di Audiradio, propone soluzioni concrete per renderla più snella e con una rappresentatività equa tra i soci che la compongono. L'Agcom "ha fissato un termine massimo di 60 giorni per la piena conformazione della governance ai criteri stabiliti nelle proprie deliberazioni, in mancanza della quale (...) prenderà in considerazione l'ipotesi di promuovere una diversa organizzazione dell'indagine", avverte FRT.
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Sofia
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