"Di nuovo in Rai, con "Chiambretti ore 10 Solo per numeri 10", in onda su Radio2 sino al 30 novembre…
In realtà la data di chiusura non è ancora definitiva, anche se il sito della trasmissione la riporta. Non lo è perché, se non arriverà la chiamata alle armi della tv, potremmo decidere di allungare, magari ripartendo ad inizio anno e fino a Sanremo. Il mio contratto finisce il 30 novembre, ma io sto bene, il programma va bene e con la rete siamo in assoluta sintonia.
A parte gli orari delle interviste… E se non si dovesse proseguire, quali sono i suoi prossimi progetti?
Se chiude il mio programma lascio con dispiacere. Con la rete, con Radio2, ho un rapporto solido cominciato nel 2010 con i Mondiali di calcio, proseguito con il Festival di Sanremo e poi con gli Europei del 2012 e che potrebbe quindi continuare. Per i blitz sui grandi eventi sono sempre a disposizione. A parte la radio poi ho un contratto con Italia1 e sono un dipendente Mediaset. Anche lì il rapporto con l'azienda è buono tanto è vero che mi hanno lasciato libero di lavorare in radio, qui in Rai. Con loro ho un progetto con termini precisi: pochi soldi e seconda serata per tre volte la settimana. Ma gratis non si fa nulla, l'idea è anche a buon punto come scrittura e quindi esiste, il problema sono i soldi. (...)"
In realtà la data di chiusura non è ancora definitiva, anche se il sito della trasmissione la riporta. Non lo è perché, se non arriverà la chiamata alle armi della tv, potremmo decidere di allungare, magari ripartendo ad inizio anno e fino a Sanremo. Il mio contratto finisce il 30 novembre, ma io sto bene, il programma va bene e con la rete siamo in assoluta sintonia.
A parte gli orari delle interviste… E se non si dovesse proseguire, quali sono i suoi prossimi progetti?
Se chiude il mio programma lascio con dispiacere. Con la rete, con Radio2, ho un rapporto solido cominciato nel 2010 con i Mondiali di calcio, proseguito con il Festival di Sanremo e poi con gli Europei del 2012 e che potrebbe quindi continuare. Per i blitz sui grandi eventi sono sempre a disposizione. A parte la radio poi ho un contratto con Italia1 e sono un dipendente Mediaset. Anche lì il rapporto con l'azienda è buono tanto è vero che mi hanno lasciato libero di lavorare in radio, qui in Rai. Con loro ho un progetto con termini precisi: pochi soldi e seconda serata per tre volte la settimana. Ma gratis non si fa nulla, l'idea è anche a buon punto come scrittura e quindi esiste, il problema sono i soldi. (...)"
Se Chiambretti sia in sintonia con la rete non possiamo saperlo, quello che sembra chiaro è che non è in sintonia con gli ascoltatori di Radio 2... quella vera!
Sinceramente, non crediamo che, dopo i fallimenti delle sue trasmissioni, gli amanti della buona radio muoiano dalla voglia di sentirlo commentare i Mondiali o Sanremo... per quello c'era la Gialappa's Band, e sicuramente non sentiranno la sua mancanza dopo la fine del programma "solo per numeri 10"!
Fosse per noi lo lasceremmo volentieri andare a Mediaset a rispettare i contratti in essere, nella speranza di non risentirlo più sulle ondulate frequenze del secondo canale radiofonico nazionale...
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la Redazione
Basta basta con Chiambretti , non se ne può più!!!!!!!! Federica
RispondiEliminaLo sforzo di Chiambretti di "épater le bourgeois" con volgarità gratuite e ospiti al limite della presentabilità è penoso e ridicolo. E' un programma noioso e ripetitivo, che si trascina stancamente per forza di inerzia e mancanza di idee. Anche se dovesse finire il 30 nov, c'è sempre il temibile "Chiambretti ore 10 REMIX" (!) che incombe... :(((
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